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Il gel unghie brucia? Ecco perché e come risolvere

Uno dei problemi che le onicotecniche si sentono ripetere dalle clienti durante il trattamento è che "il gel unghie brucia"!
Il forte bruciore e calore in lampada durante la polimerizzazione può succedere spesso, soprattutto d’estate. Sicuramente non è una sensazione piacevole, ma non è nulla di pericoloso.

Il bruciore in lampada UV o UV/Led deriva dalla reazione chimica degli elementi che compongono il gel: si uniscono tra loro e si solidificano, lasciando percepire quel sintomo fastidioso di calore.

Ad alcune di più ed altre meno, vediamo perché.

Perché il gel unghie brucia?

È normale che il gel si riscaldi un po’, proprio perché la polimerizzazione del prodotto è una reazione esotermica, cioè genera calore.

Infatti, il gel è composto da monomeri che si legano tra loro formando dei polimeri durante la polimerizzazione: in quel momento, i monomeri rilasciano una piccola quantità di calore che viene chiamata reazione esotermica.

Questo processo avviene con tutti i prodotti da ricostruzione, anche se alcuni rilasciano più calore di altri. Inoltre, la sensazione di bruciore si avverte più facilmente in caso si utilizzino prodotti che polimerizzano con la luce UV.

Come mai il bruciore diventa insopportabile? Esistono diversi fattori che spiegano questo effetto.

  • Eccessiva quantità di gel

Se la quantità di gel applicata è corretta e si offre la giusta intensità luminosa, non si avvertirà calore. È consigliabile, quindi, applicare uno strato sottile di prodotto e, al massimo, ripetere l’operazione.

  • Unghie fragili e deboli

Il bruciore in lampada è maggiore nel caso di persone che fanno lavori manuali ed è spesso a contatto con prodotti aggressivi o con l’uso prolungato di acqua. È il caso di addette alle pulizie, infermiere, parrucchiere, ad esempio.

  • Soglia del dolore

La sensazione di calore in lampada può essere avvertita più o meno intensamente da te o dalle tue clienti. Non è sentito da tutte in ugual modo: alcune lo sopportano maggiormente, altre non riescono proprio a sopportarlo e altre ancora non lo sentono proprio.

  • Limatura aggressiva

La limatura o l’utilizzo della fresa nella rimozione del gel precedente è un fattore determinante. L’onicotecnica rimuove lo strato di prodotto e superficiale di grasso per rendere l’unghia più porosa, in modo da far aderire bene il gel. Nel caso l’unghia venga limata eccessivamente, e quindi risulti più sottile, la sensazione di bruciore aumenta.

  • Il periodo stagionale

Nei cambi di stagione il calore viene lamentato di più. Soprattutto in estate, quando fa particolarmente caldo, la percezione fastidiosa in lampada si avverte di più. Questo perché i gel diventano più densi e sono sensibili al cambiamento del tempo.

  • Ciclo mestruale

Molte donne a ridosso del ciclo o in pieno periodo mestruale percepiscono con maggiore intensità la sensazione di bruciore. La sensibilità cutanea dovuta allo squilibrio ormonale aumenta e la soglia di dolore si abbassa.

  • Unghie danneggiate, mangiate o rovinate

Nel caso di unghie mangiate, danneggiate e rovinate, la lamina ungueale è più “esposta” o meglio fragile. Perciò, la sensibilità ai raggi ultravioletti della lampada e alla reazione chimica aumenta.

  • Eccessivo uso di Primer

Eccedere con l’utilizzo di primer e non aspettare che esso asciughi, aumenta la probabilità che il gel possa bruciare in lampada.

Eccessivo calore: 3 possibili conseguenze

La sensazione di bruciore è normale quando la lavorazione viene eseguita su un'unghia sana, da un onicotecnica esperta che utilizza prodotti di qualità, gel e lampade UV/Led.

In questo caso, l'effetto della polimerizzazione in lampada non deve spaventare e si risolve con il passare dei minuti.

Quando il gel brucia sull'unghia si possono verificare alcuni fastidiosi danni post-trattamento di ricostruzione unghie.

Dal punto di vista estetico e salutare dell'unghia, possono crearsi determinati problemi:

  1. Infezioni batteriche

    La scorretta lavorazione sull'unghia e la scelta del gel scorretto, può provocare infezioni batteriche dell'unghia. Da onicotecnica non ti rimarrà che togliere qualsiasi traccia di prodotto sopra l'unghia e consigliare la cliente di curare la micosi o altre infezioni insorte. 

    L'onicolisi, ad esempio, è il distacco dell'unghia dal suo letto ungueale. L'eccessivo calore può creare questo sollevamento e, quindi, provocare eventuali infezioni batteriche.

  2. Sollevamenti
    Il sollevamento precoce dell'unghia, ovvero prima di 20 giorni, può portare alle sopracitate infezioni e traumi all'unghia come la rottura stessa.

  3. Danni alla lamina
    I traumi alla lamina derivano da un trattamento che ha indebolito la parte dell'unghia e può causare a sua volta la mancanza di tenuta del prodotto. L'eccessivo assottigliamento dell'unghia non permette la tenuta del gel, perciò bisogna aspettare che si rigeneri prima di procedere ad una ricostruzione unghie.

Le spiacevoli conseguenze possono inficiare sulla relazione e la fiducia creatosi con la cliente che, con molta probabilità, cambierà onicotecnica.

Come evitare tutto questo? È importante fare attenzione alla fase di preparazione evitando una limatura eccessiva, nella scelta del gel e della lampada, e al momento della rimozione. 

Il bruciore in lampada: 3 soluzioni

Cosa fare se il gel brucia? La sensazione dura un attimo, non è prolungata nel tempo né tantomeno si protrae dopo lavoro finito. Per limitare la sensazione di calore, esistono alcuni accorgimenti da ricordare e consigliare subito alla cliente.

  1. Modalità soft lampada
    La funzione soft riduce la potenza di Watt della lampada. In questo modo diminuisce il potere calorifico e, di conseguenza, la sensazione di bruciore. 

  2. Utilizzare un determinato gel costruttore

    Esistono alcuni costruttori che sviluppano pochissimo calore. Ad esempio, la linea dei costruttori Master e il gel unghie monofasico Soft Rose Builder che non brucia, formulato per produrre poco calore.

     soft_rose_builder

    Inoltre, in caso di sensibilizzazione cutanea e unghie fragili, meglio optare per prodotti con formula HEMA free che riducono al minimo il rischio di allergie ed irritazioni.

  3. Estrarre la mano dalla lampada

    Puoi consigliare alla cliente di estrarre la mano ogni 5 secondi dalla lampada e reinserirla per completare la polimerizzazione.

    Evitate, invece, di togliere la mano e premere i polpastrelli delle unghie sul tavolo da lavoro: questo compromette la polimerizzazione e la struttura stessa realizzata, tanto da creare sollevamenti.

In casi estremi, in cui la cliente risente notevolmente del calore in lampada, l’utilizzo dell’Acrigel è la tua salvezza. Si tratta del prodotto per ricostruzione unghie che non produce calore in lampada.

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